Per parlare dell'argomento ho pensato di rispondere come psicologo ad alcune domande tra le più frequenti che mi sono state poste in merito.
Per quale motivo si parla di 'depressioni' al plurale?
E' un termine usato in psichiatria per definire una vasta gamma di stati che riguardano il tono dell'umore quali: la tristezza, la disperazione conseguente ad un lutto, una perdita importante nella nostra vita, la melanconia. Ciò che accomuna questi stati d'animo, in generale i sintomi di una depressione, è il sentirsi di non valere niente, di essere la persona più insignificante del mondo, sentirsi il più sfortunato o sfortunata del mondo, gli altri sono sempre più interessanti, valgono di più, sono migliori secondo il vissuto della persona depressa. Ma legate a queste caratteristiche comuni ve ne sono altre che sono più soggettive e che in tal senso appartengono alla propria storia personale; per questo una psicoterapia psicoanalitica più restituire, attraverso l'ascolto, quella differenza che contraddistingue la domanda d'aiuto di ciascuno in quanto unica e irripetibile come ognuno di noi.
La psicoanalisi mi può aiutare ?
Freud affermava che ogni sintomo è un messaggio (inconscio) da decifrare.
I sintomi di una depressione possono avere diversi obiettivi. Alcuni di questi possono riguardare il "farsi notare", altri al contrario il "togliersi dalla scena". Con questi due esempi, ce ne possono essere molti altri nella storia personale di ciascuno, ho evidenziato due posizioni che necessitano di interventi diversificati.
Una strada maestra è quella del desiderio: tornare a desiderare. Spesso nel percorso analitico le persone sperimentano ciò che stanno vivendo come un'occasione per ricominciare, tornare a posare lo sguardo verso nuovi orizzonti, e questo è sinonimo di rinascita e riconquista di una fede in se stessi che sembrava andata definitivamente perduta.
Per quale motivo è così attuale la depressione?
La depressione è stata definita la malattia del nostro secolo. Verrebbe da chiedersi come mai, in un periodo della storia dell'umanità nel quale si assiste al maggior sviluppo delle tecnologie e del benessere economico, la società viene colpita dal cosiddetto "male di vivere".
La società consumistica sembra indicare che la soluzione di tutti i mali sia l'accumulo di oggetti, proponendo in questo modo la ricerca della soluzione al male di vivere al di fuori di noi.
E' opportuno invece potersi riappropriare del proprio desiderio, senza rimandare ad una altro la responsabilità di ciò che accade.
Proprio perchè ai giorni d'oggi "non manca nulla", ci contraddistingue quel calo del desiderio che caratterizza così la depressione moderna; avendo tutto cosa resta da desiderare? Si fatica ad avere un progetto nel quale investire le proprie risorse personali.
Perchè la depressione colpisce statisticamente di più le donne rispetto agli uomini?
Ci sono cause diverse che contraddistinguono la depressione femminile da quella maschile?
Il femminile per struttura ha maggiore familiarità con la mancanza, con il senso della perdita, elementi cioè che sono comuni allo stato depressivo.
La posizione maschile invece si fonda sull'ideale di stabilità e potenza, e solo attraverso un evento traumatico nella propria vita, come per esempio una perdita importante del lavoro, di denaro, di una posizione sociale può intaccare, facendo franare con sè chi vi fosse attaccato. Difficile che un uomo si presenti in analisi per la perdita di un amore; più facile che ciò accada per una donna.
In questo momento storico tuttavia notiamo aumentare i casi di depressione al maschile proprio perchè siamo maggiormente confrontati con il vissuti della perdita e della precarietà.
Il dott. Messieri offre la possibilità di percorsi di supporto psicologico e percorsi psicologici di psicoterapia psicoanalitica a costi accessibili.
Uno dei principi etici su cui si fonda il suo lavoro è rendere il costo della psicoterapia accessibile a tutti. Per questo motivo il costo delle sedute viene concordato in sede di colloquio tenendo conto delle possibilità di ciascuno.