La
psicoanalisi è una scienza e una pratica a statuto speciale perchè vuole essere una cura del soggetto nella sua particolarità. La
cura della psicoanalisi non è una cura tra le altre.
La
cura psicoanalitica non è finalizzata ad aggiustare la macchina del corpo o del pensiero come avviene nella cura medica tradizionale.
Nei sintomi, in gioco non è un semplice disfunzionamento della macchina del corpo o del pensiero, ma la verità scabrosa, infima , bizzarra, deviante del desiderio inconscio del soggetto.
Per questo lo
psicoanalista/ accoglie prima di tutto la parola del soggetto senza censure, senza pregiudizi o giudizi morali, senza aspettative, senza pretese normalizzanti, e, soprattutto, senza imporre ad essa la propria.
Dove si trova oggi qualcosa del genere?
In primis c'è un riconoscimento del valore della parola del soggetto dell'inconscio.
Già questo principio di fondo è sufficiente per distinguere la cura psicoanalitica da qualunque altra forma di cura dove il curante tende fatalmente a porsi come padrone di un sapere già costituito che verrà applicato al paziente secondo schemi oggi sempre più protocollari, dove ciò che cura è spesso il potere suggestivo di un padrone.
La cura psicoanalitica è ispirata dall'esigenza etica di assegnare il massimo valore alla singolarità non-protocollare del soggetto, e anche per questo è una cura a statuto speciale, cioè agisce come un potente anticorpo nei confronti di quella medicalizzazione della vita di cui il nostro tempo ha fatto un nuovo e pericoloso idolo.
IL DESIDERIO ISTERICO.
Il desiderio isterico, insegna Jacques Lacan rileggendo Freud, è un desidero strutturalmente insoddisfatto. Non impossibile, non distrutto,...
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