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L'AMORE OGGI

Cosa è diventato l'amore oggi ?
Oggi si calpesta l'amore, la promessa di eternità che l'amore comporta, lo si ridicolizza.
Secondo la 'religione' del nostro tempo che è la religione dominata dal discorso del capitalista, esiste un assioma fondamentale che stabilisce un rapporto di opposizione tra l'intensità del desiderio amoroso e la durata della relazione; cioè più una relazione dura nel tempo più ammazza il desiderio, più una relazione dura, più diventa una camera a gas rispetto al desiderio.
Cioè il nostro tempo stabilisce che c'è una relazione di alternatività assoluta tra la passione amorosa e il legame familiare, o il legame familiare e la passione amorosa. Con una aggiunta che l'amore nel nostro tempo ha sempre i giorni contati, cioè è destinato prima o poi a conoscere la sua agonia. Ogni amore è destinato a morire si potrebbe dire brutalmente. Tutti gli amori finiscono male?
Ci sono amori che si sottraggono a questo destino? O come dicono gli neuroscienziati il nostro cervello è costituito in modo tale che l'eccitazione che provoca l'incontro d'amore dura al massimo tra i tre e i dodici mesi quando va molto bene? Poi è necessario ri-dopare il cervello attraverso altri incontri che restituiscano l'ebrezza del primo.
Come dire che è scritto: ogni amore che comincia è destinato a finire.
Freud aveva a suo modo incoraggiato questa tesi sostenendo l'ipotesi che nell'essere umano l'amore è alternativo al godimento sessuale, cioè se c'è l'amore inevitabilmente c'è un'attenuazione della spinta della passione sessuale. Questa si rintraccia nelle prime vicissitudini a cui è sottoposto il bambino. Esso ad esempio ama la madre ma l'oggetto d'amore è interdetto sessualmente e quindi tende a dissociare l'amore dal desiderio sessuale e questa dissociazione secondo Freud ispira la vita amorosa, nei maschi in modo molto profondo ma anche nelle donne.
Come dire che la donna da cui ho avuto figli, che è diventata madre non può più essere la donna della passione, la donna del godimento.
Una volta questo riguardava solo gli uomini ma adesso riguarda anche le donne. Ci sono donne che stimano il loro marito, stimano il loro compagno, non lo lascerebbero mai, ma accendono il loro desiderio attraverso altri uomini magari meno degni di stima, meno degni di rispetto. Il sesso si separa dall'amore. Queste io le chiamo menzogne del nostro tempo e si costituiscono su due pilastri fondamentali che sono altrettante due menzogne.
La prima quella della libertà, che sostiene ciò che nel nostro tempo l'essere umano punta alla sua autoaffermazione, si costituisce da sè, senza passare dall'Altro, che ciò che conta è la libertà come senso dell'autonomia personale, ciò che conta davvero è l'indipendenza, l'autocentramento su se stessi. Quello che conta è l'uno che non ha vincoli con l'Altro e la libertà è ridotta a questo : l'autoaffermazione dell'uno che non ha vincoli con l'Altro. La libertà senza responsabilità, senza legame, senza vincolo.
Questo primo pilastro su cui si sostiene la nuova ideologia libertina ha una altro pilastro fondamentale che è quello del nuovo.
Noi siamo ipnotizzati dal nuovo, abbiamo cioè idea che solo nel nuovo oggetto, nuova auto, nuovo televisore, nuovo telefonino, il nuovo partner, solo nel nuovo c'è la soddisfazione; che non c'è soddisfazione nello stesso. Lo stesso dà noia, ci vuole uno shock, un qualcosa che introduca nella nostra vita il brivido, l'eccitazione. Il nuovo è la fonte dell'eccitazione. Noi viviamo in un tempo in cui ogni oggetto si consuma sempre più rapidamente e tra questo anche l'amore. I matrimoni si disfano, le convivenze si moltiplicano ma durano pochissimo, si schernisce il parlare dell'amore per sempre, solo qualche romantico testardo lo fa, ma l'amore non è mai per sempre, è adesso e adesso, dura poco.
Questo mito del nuovo comporterebbe l'idea che la soddisfazione esige il cambiamento dell'oggetto, come si usa con il computer, che sempre più rapidamente diventano obsoleti e necessitano di essere aggiornati con un nuovo computer.
Uno porta la moglie o il marito che è scaduto: me ne dia uno nuovo! Non c'è il tempo di sperimentarlo, di verificare se funziona che già c'è un computer o un partner che si promette come più efficace, più efficiente.
Così i pazienti ci parlano, parlano con l'incontro con A. Questo incontro è promettente, eccitante, straordinario, nuovo, diverso da tutti gli altri e dopo un po' di tempo no, A è deludente. Però ho incontrato B e B è veramente diverso da tutti gli altri, straordinario, eccitante, ma poi B diventa come A e allora c'è Z e potremmo andare avanti all'infinito, come dire che le facce del nuovo riproducono la stessa insoddisfazione, è questa la menzogna fondamentale.
I pazienti ci parlano dei nuovi incontri come se fossero nuovi, in realtà usano gli stessi aggettivi con i quali definiscono gli incontri precedenti e tutto finisce davvero in merda.
Questo è lo stato delle cose del nostro tempo a proposito dell'amore?



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