Nell'area dei disturbi del comportamento alimentare sulla base della quale viene definita la sindrome di anoressia bulimia s'inseriscono il rifiuto ostinato del cibo o la sua ricerca compulsiva è seguita o meno da pratiche di evacuazione.
Ma il disturbo alimentare nella complessità dell'esistenza del soggetto con problemi di anoressia bulimia è, solo un aspetto nell'ottica psicoanalitica che orienta il lavoro del dott. Messieri; l'aspetto visibile, quello più superficiale seppur capace di incidere il corpo in profondità.
Dietro l'evidenza del disturbo del comportamento alimentare, oltre il fenomeno sintomatico, infatti, emerge la molteplicità delle tematiche che interrogano la vita del soggetto; il rapporto con i genitori, con il proprio corpo, con il proprio Ideale, con l'altro sesso. Ad una massificante uniformità della sintomatologia medica dei disordini alimentari che si ripetono uguale a se stessi in ogni parte del mondo, corrisponde allora l'estrema diversità delle singole posizioni che ogni soggetto affetto da anoressia bulimia assume nei confronti della malattia stessa.
Coerentemente a ciò, l'intervento terapeutico in quanto psicologo disturbi alimentari punta ad estrarre dalla serialità comportamentale, dalla sintomatologia tipica della anoressia bulimia, il particolare del soggetto, quell'elemento unico ed irripetibile che si nasconde sotto il sintomo stesso.