I disturbi di personalità, il disturbo della personalità borderline, il disturbo borderline in adolescenza, il disturbo ossessivo compulsivo di personalità, il disturbo dipendente di personalità, il disturbo narcisistico della personalità, non definiscono solo delle categorie diagnostiche ma impongono allo psicoanalista un aggiornamento radicale della propria cura.
I disturbi di personalità indicano una nuova organizzazione strutturale del soggetto.
Tutte le nuove forme sintomatiche della clinica contemporanea ci insegnano che nei disturbi di personalità, nel disturbo della personalità borderline, nel disturbo borderline in adolescenza, nel disturbo ossessivo compulsivo di personalità, nel disturbo dipendente di personalità, nel disturbo narcisistico della personalità, prevale, anzichè il desiderio del soggetto come manifestazione principale del soggetto dell'inconscio, l'instabilità affettiva, il passaggio all'atto, l'utilizzo di meccanismi di difesa arcaici, l'inclinazione depressiva, l'angoscia diffusa, l'impulsività.
Il "borderline", il disturbo di personalità narcisista, i disturbi di personalità in generale, descrivono soggetti spaesati, alla deriva, vuoti, privi di punti di riferimento ideali, ingessati in identificazioni conformistiche, indifferenti, chiusi nelle loro nicchie narcisistiche, prigionieri delle loro pratiche di godimento dove l'Altro è assente. Tutte le forme contemporanee del disagio della civiltà riflettono queste tendenze e nei cosiddetti disturbi di personalit', borderline, narcisista, lo psicoanalista si confronta con un soggetto tanto euforico quanto vuoto, senza un'identificazione stabile, incapace di operare una soggettivazione effettiva del suo desiderio, dove l'agire prende il posto della simbolizzazione e l'esistenza appare schiava di diverse dipendenze patologiche, senza senso del limite.