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L’ANGOSCIA COME SEGNALE DEL DESIDERIO.

“Cercate di cambiare l’ordine del mondo piuttosto che i vostri desideri” J. Lacan
Siamo soliti pensare all’angoscia come senz’altro ad uno stato spiacevole, da cui provare di prendere le distanze data la sua pronunciata tonalità negativa. Quando proviamo angoscia infatti ci sentiamo avvolti da una sensazione particolarmente penosa, una specie di spossessamento da noi stessi che ci toglie la solita lucidità.
Tutto improvvisamente appare incerto ed estraneo, come se fossimo in balia di una forza che riduce le nostre possibilità espressive, riducendoci a puro corpo, pura pulsazione. La sgradevolezza di tale stato d’animo spinge dunque ad un suo rifiuto e ad innumerevoli tentativi di sfuggirvi. Molte sono le vie che , anche inconsapevolmente, utilizziamo per tenerlo a bada: l’iperattività, l’estrema loquacità, l’ubbidienza, il distacco, la freddezza sono tutti esempi di modalità difensive contro l’insorgenza delle sensazioni sopra descritte fortemente destabilizzanti. Ma da dove scaturisce l’angoscia ? Perché ci colpisce all’improvviso o si colloca come un sottofondo in alcuni periodi della nostra vita?
Che senso ha l’angoscia? Cosa sta a significare , cosa ci indica?
Cercare di coglierne il suo significato aiuta a collocarla come un evento non più privo di senso, ma al contrario dotato di una sua logica. La sua comprensione razionale non ne attenua di certo la portata, di per sé controllabile con la ragione, permette però di di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti della nostra esistenza che ci sfuggono o non ci sono chiari fino in fondo , di cui l’angoscia è per l’appunto il segnale , la spia di una verità incandescente che ci tocca e che ci riguarda intimamente e che non possiamo così ignorare.
In gioco c’è sempre il rapporto con il nostro desiderio e con quello dell’altro. Così capita che ci angosciamo perché ci sentiamo schiacciati da un eccesso di aspettative provenienti dall’altro, verso le quali siamo fin troppo compiacenti. In questo caso irrompe come un evento di rottura , che sembra indicarci la necessità di prendere le distanze dalla presa asfissiante dell’altro per recuperare la nostra soggettività , i nostri desideri, la nostra vita. Può anche succedere il contrario , cioè possiamo angosciarci proprio quando abbordiamo il nostro vero desiderio, soprattutto se l’abbiamo sfuggito a lungo, se non gli abbiamo dato retta preferendo al contrario strade più comode e rassicuranti. Seguendo quest’ultima ottica, anche un incontro con una persona può essere angosciante, se ci sentiamo attratti da lei o percepiamo la sua attrazione verso di noi.
Qualcosa irrompe all’improvviso negli automatismi del quotidiano, scompaginando le nostre certezze rispetto a chi siamo e cosa vogliamo davvero. E’ la voce del desiderio, la voce dell’inconscio a prendere il sopravvento sotto forma di vibrazione corporea, di spossessamento rispetto alla consueta, anche se illusoria, padronanza.
Cosa voglio davvero? Cosa vuole l’altro da me? Mi vuole mangiare?
Sono un oggetto di cui vuole solo godere o rappresento altro per lui/lei?
E cosa è lui/lei per me?
Sembrerà paradossale, ma anche il rivolgersi ad uno psicoanalista può sembrare fonte di angoscia, nella misura in cui, dandoci la possibilità di parlare senza veli di noi stessi, ci mette in contatto con le nostre verità, anche con quelle di cui di fatto non vorremmo sapere nulla. Inoltre se entriamo in una relazione reale di transfert ci troviamo a sperimentare nei confronti della figura stessa del terapeuta qualcosa che è dell’ordine del desiderio. Sa da una parte ciò farà parzialmente da ostacolo al procedere della cura, nello stesso tempo costituirà un motore fondamentale ed insostituibile, andando a smuovere dal torpore e producendo sorprendenti cambiamenti di prospettiva nella direzione dell’assunzione piena di ciò che si vuole e si è.


Il dott. Messieri offre la possibilità di percorsi di supporto psicologico e percorsi psicologici di psicoterapia psicoanalitica a costi accessibili.

Uno dei principi etici su cui si fonda il suo lavoro è rendere il costo della psicoterapia accessibile a tutti. Per questo motivo il costo delle sedute viene concordato in sede di colloquio tenendo conto delle possibilità di ciascuno.