Nel testo "Due note sul bambino" Lacan definisce così la funzione materna : "le sue cure portano l'impianto di un interesse particolarizzato, fosse solo tramite le sue mancanze".

Con questa definizione introduce un tema centrale nel parlare di ciò che fa una madre. In psicoanalisi la funzione materna prende tutt'altro giro rispetto a quello della cura.

Non è l'interesse del biologico, dell'istinto, ma c'è il particolare; nell'essere umano c'è l'uno. La funzione materna non si valuta in base all'efficienza delle cure( come si cura, quante volte si lava, quanto si fa da mangiare, ecc, ecc,) ma in base all'impronta che recano, nel modo in cui la madre va incontro alle domande del bambino. Una madre non può essere uguale ad un'altra nel come, perchè nel come c'è già il particolare e non in cosa. In questo come, viene veicolato l'interesse particolare.

Dove il bambino satura tutto del desiderio della madre debordiamo in un fatto clinico.